Il tempo trascorso dall’ultima visita in un caveau di una cantina e dall’esperienza di entrare in uno dei caveau più importanti al mondo della banca del seme di mais è quantificabile giusto in qualche “annata”…ma di vino genuino.
I miei pensieri affiorano alla mente come un susseguirsi di bollicine in un flute di champagne. La temperatura mi cristallizza il corpo nel pensare quanta poca consapevolezza esiste ancora tra noi produttori e coltivatori. Dopo essermi emozionata nel vedere tanti semi di varietà e verticali di annate diverse, esco ubriaca di emozioni. Quanta storia raccolta in pochi metri quadrati, quante generazioni hanno creduto, sostenuto e difeso veramente la terra e I suoi semi…
Mi è stata donata una spiga di Teosinte, un parente selvatico antichissimo del mais, che conserverò con cura e qualche seme lo coltiverò per sigillare una delle esperienze “GRANItiche” più belle che sta armonizzando I miei ~ sensi ~.